Melbourne

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venerdì 13 febbraio 2015

GIORNO 9 - LA BRUM DEL MM HA UN PSS NELLA MM

GIORNO: 12/02/15 
STATO: NORTHERN TERRITORY 
KM GIORNALIERI: 527 
PARTITI DA: Yulara 
ARRIVATI A: Alice Springs 


Sono le 5!!! Svegliaaaaa!!! Dobbiamo sbrigarci, dobbiamo andare a vedere l’alba ad Uluru, per guardarlo nel suo ennesimo colore particolare! Fare i piatti del giorno prima, colazione, riordinare e si va! Ci rendiamo conto di essere in ritardo quando già al campeggio si vede la luce del sole. Acceleriamo, non ci distraiamo, 4 occhi intenti a guardare che non spuntino animali sulla strada. Uluru è sempre più vicino, è ancora di un rosso pallido che tende al rosa-viola. Siamo a 5 km dal belvedere dell’alba e vediamo che il sole è spuntato. Non ci arrendiamo. Proseguiamo per fare una foto comunque diversa da quella delle 6 di sera. E poi, una volta lì, approfittiamo che le mosche ancora dormono, e il caldo pure, per farci un percorso da pochi km ai piedi della roccia. 
Uluru all'alba
Ma a volte in 5 km si stravolge tutto. Poggiamo piede fuori dal van, Gabriele corre a fare qualche foto, ci accorgiamo che anche le mosche oggi hanno messo la sveglia presto, ma sopratutto: MI ACCORGO CHE ABBIAMO BUCATO. Maledizione! Per fortuna abbiamo la ruota di scorta e per fortuna non ci è successo in mezzo al nulla, almeno qua ci sono delle persone attorno che possono ‘’aiutare’’ o ‘’sostenere’’ o ‘’tirare su il morale’’. Tutte le persone attorno invece, ci guardano come fossimo marziani; nessuno si avvicina o chiede anche solo come forma di cortesia, se abbiamo bisogno di qualcosa. Certo, cambiare una gomma è facile, si sa; ma il primo commento che ci è venuto è che se fosse successo da noi, come minimo qualcuno si sarebbe fatto avanti a chiedere se avessimo bisogno, anche solo di un bicchiere d’acqua. Invece no. Siamo ‘’soli’’, nel parcheggio, e addirittura, ostruendo l’uscita ad una macchina, l’imbecille dell’autista, non si offre di aiutare per velocizzare anche la sua uscita,no. Ci dice di fare senza problemi che avrebbe aspettato. Troppo ridicola come situazione, che sprechiamo energie per spostare tutto dal suo percorso e lo lasciamo andare via. Uno spettatore in meno. Le mosche ci stanno assalendo; non si riesce a concentrarsi, a prendere in mano delle cose perché devi scacciarle via. L’entusiasmo è passato, le mosche sono arrivate, la passeggiata non si fa più. Il problema è che dovremo viaggiare senza ruota di scorta per quasi 500 km e questo spaventa un po’, specialmente quando la strada è in mezzo al nulla. A Yulara compriamo uno spray fatto apposta per le bucature, così per stare leggermente più tranquilli; così, in caso la sfiga ci perseguitasse, possiamo andare avanti per un bel po’. 

L’unico aspetto simpatico dei tragitti in van è rimasto ormai solo il fatto che, con ogni viaggiatore che si incontra sulla strada, ci si scambia un piccolo saluto; che esso sia quello coniato dai motociclisti, o una semplice mano aperta, fa piacere ogni tanto ricordarsi che non si è soli e che in qualche modo si sta condividendo qualcosa di unico. 

Quando ci rimettiamo in viaggio, non vediamo l’ora di arrivare a Alice Springs per sistemarci: aggiustare la ruota, farci una doccia, mangiare, riempire le scorte di acqua, attaccare una lavatrice e trovare un climatizzatore portatile da auto. Missione impossibile. Dopo aver girato tutti i negozi possibili immaginabili, dopo che un commesso di una simil Trony voleva propinarci un ‘’Pinguino DeLonghi’’ da 800 dollari, ci siamo resi conto che non l’avremmo mai trovato. Scoraggiati, andiamo nel campeggio scelto. Quando mai finirà l’incubo insetti? I bagni sono totalmente devastati e l’ultima volta che sono stati puliti è stata pressapoco nell’ ’82-’83. Solite falene e cavallette, con un’aggiunta particolare: mosche nere e arancioni con un corpo da 1cmx5cm e ali

giganti; D-I-S-G-U-S-T-O. In compenso, il campeggio, essendo ricavato da un cortile abbandonato ma facente parte di un ‘’Hotel’’, comprende anche l’utilizzo gratuito della piscina. Cogliamo la palla al balzo e decidiamo di vendicarci contro l’obbrobrio antigienico che hanno avuto il coraggio di offrirci, rimanendo in ammollo per ore in piscina. Ci barrichiamo nel van per la cena.

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