Melbourne

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domenica 27 luglio 2014

Di casa, di football e di altre sciocchezze

E' passato più di un mese dall'ultimo intervento, tante novità, tante nuove esperienze.
Innanzitutto, in ordine di importanza:

CASA
Il nostro contratto si avvia al termine e quindi da bravi ragazzi ci siamo messi per tempo a cercare una nuova sistemazione. Classico giro nei soliti siti (il solito gumtree, ma anche flatmates si è rivelato utile) e primi problemi. Pare che molti affittuari infatti ce l'abbiano a morte con le coppie, non si sa bene il perché, sta di fatto che molte belle stanze larghe e con letto matrimoniale siano destinate a single. Secondo problema: il costo. Per i primi 4 mesi abbiamo infatti pagato 170$/week + bills, senza dubbio un ottimo affitto, ma decisamente sotto mercato. La nostra intenzione era di rimanere su questo range di prezzo. Il prezzo di mercato di una doppia per coppie e solitamente superiore ai 200, con una soglia standard di 230/240.
Terzo problema: location. Appena arrivati a Melbourne infatti, poco sapevamo della città, e un posto sarebbe valso l'altro, vista la completa assenza di impegni lavorativi. Diversa è invece la situazione di adesso.
Dunque, ricapitolando: stanza per coppie, sotto i 200$ per settimana nella zona nord di Melbourne.
Il primo annuncio a cui abbiamo risposto era poco lontano da dove viviamo ora, non Fairfield, ma Ivanhoe in compagnia di un simpatico insegnante di musica un po fricchettone sulla 50ina. Casa vecchiotta, salotto accogliente, bagno e cucina pessimi. A disposizione due stanze, la prima più grande con l'armadio a muro ma con un prezzo sopra la nostra soglia, la seconda più piccola, prezzo in linea con le aspettative, ma nessun armadio! Abbiamo deciso di prenderci un po di tempo e di vedere altro.
Seconda casa, più vicino alla city rispetto a dove viviamo ora. Bella casa, grande, accogliente e soprattutto bella compagnia, 5 ragazzi australiani e una inglese in partenza per le farm (sua la stanza che si veniva a liberare). Bella comitiva affiatata senza dubbio, casa "viva",ottimo prezzo e soprattutto l'occasione di una vera full immersion nell'inglese, cosa che ci è effettivamente un po mancata in questi primi 4 mesi
Purtroppo, quando abbiamo provato a richiamare per bloccarla ci è stato detto che la stanza era stata data a un altro/a pretendente, anima in pace e pazienza.
Terza casa, zona Heidelberg un po più lontani dalla city, ma vicini a dove lavora Fra.
La casa è abitata da una famiglia italiana con due figli, 12-14 anni trasferitasi a Melbourne due anni fa. Fra è dovuta andare sola a perlustrare il luogo a causa di un mio impegno di cui parlerò dopo.
Da quanto mi ha detto, la casa è molto carina, prezzo in linea, bagno riservato (!). La casa si trova nelle hills, quindi salite e discese a non finire e visto che per ora l'unico nostro mezzo di trasporto è la bici la cosa può essere un fattore negativo. Sta di fatto che visto il poco tempo, e visto il fatto che è a meno di 2km dal posto di lavoro, la scelta è alla fine ricaduta su questa casa.
Ora stiamo iniziando a impacchettare qualcosa, manca più di una settimana al trasloco, ma se riusciamo a trasportare tutto in più tappe sarebbe meglio.
Tristano, il nostro simpatico coinquilino ( ma anche no) si è offerto di accompagnarci e almeno in questo si è dimostrato utile..

LAVORO
Poco da dire per Fra. La situazione è rimasta invariata.
Tanti alti e bassi per quanto mi riguarda.
Dopo essere tornato all'autolavaggio  a metà giugno vista la difficoltà a trovare qualcos'altro, la situazione è tornata di nuovo a peggiorare in quanto dopo una prima settimana di duro lavoro, le giornate disponibili sono iniziate a diminuire sino ad arrivare a essere due alla settimana, cosa assolutamente non accettabile.
Mi sono quindi armato di buona volontà e complice una dritta arrivata al momento giusto ho deciso di prendere due certificati legati alla ristorazione che possono aprirmi le porte a lavori più seri del classico lavapiatti/cameriere in nero che comunque inizia a scarseggiare. Al modico prezzo di 40$ e 60$ ho dunque conseguito le certificazioni in RSA (Responsible Service of Alcohol) e di Food Safety Handler, richieste e necessarie nelle strutture ricettive serie ma anche e soprattutto in tutti quei servizi come ospedali, case di cura e quant'altro dove è comunque presente una cucina.
Ho quindi iniziato a portare curriculum anche presso queste strutture che prima mi erano in qualche modo "interdette" per la mancanza di questi certificati, e sono riuscito a strappare un ottimistico colloquio presso Assisi, la casa di cura dove anche Fra lavora.
Pare che ora siano in attesa del mio police check, poi si vedrà.

Ho nel mentre sostenuto un colloquio presso una scuola privata di italiano che si è però concluso con un nulla di fatto.

USCITE & VARIE
Capita spesso che tra lavoro e scazzo ci si dimentichi di essere a Melbourne.
Abbiamo quindi deciso di schiodarci dal torpore in cui ci ha portato questa casa triste e uscire!
Southern Star @ Docklands
Tra le cose che siamo andati a vedere di recente, molto carini sono stati i fuochi d'artificio ai Docklands, forse un po sotto le aspettative, ma comunque meritevoli di una passeggiata, soprattutto perché vicino ai docks c'è la ruota panoramica, la "Southern Star" che con le luci e i colori della notte è proprio un bel vedere.


Lo scorso weekend ho anche avuto l'opportunità di fare il volontario presso RESULTS, un'associazione che si occupa di tematiche relative alla malnutrizione e alle malattie nei paesi in via di sviluppo. Loro cercavano qualcuno facesse qualche foto durante i due giorni di convegno nazionale, a me piace fotografare. Non c'è bisogno di aggiungere altro penso.
Qua potete trovare il frutto del mio lavoro
Results - National Conference
Ma la cosa più apprezzata è stata soprattutto il bigliettino con annesso regalo di ringraziamento per aver prestato il mio tempo alla loro iniziativa. Niente di sensazionale, sia chiaro, ma pur sempre un gesto semplice e graditissimo.

Giornata particolarmente intensa ieri.
Mattinata spesa a manifestare per Gaza, ad ascoltare le testimonianze dei tanti palestinesi che hanno deciso di arrivare in Australia nella ricerca di una vita migliore a quella a cui l'apartheid sionista li obbliga.


Serata sportiva al MCG, Melbourne Cricket Ground uno degli stadi più grandi al mondo, capace di ospitare, secondo Wikipedia, quasi 100mila spettatori. Sfida al vertice tra i "Falchi" di Hawthorn (un sobborgo di Melbourne) e i "Cigni" di Sidney.

Il football australiano è lo sport nazionale del posto ed è una sorta di rugby con alcune caratteristiche proprie. Si gioca in 18 contro 18, più una panchina di 7 giocatori, ci sono i cambi volanti come nel basket e nel calcio a 5 e il campo copre un'area grande circa 3 se non anche 4 campi da calcio. Ne consegue che se l'azione si svolge dall'altra parte del campo è un po' difficile da seguire. Fortuna (e tecnologia) vuole che il MCG sia dotato di due mega schermi che aiutano in questo.

Obiettivo delle due squadre è quello di fare gol, e fin qui niente di particolarmente originale. Particolarità del football australiano è però quella di avere le porte formate da 4 pali disposti in linea retta sui lati corti del campo (non sarebbe nemmeno corretto chiamarli lati vista la forma ovale del campo da gioco). I due pali centrali sono più alti rispetto a quelli laterali. Il gol si ottiene quando la palla viene calciata all'interno dei due pali centrali e vale 6 punti. Se la palla viene calciata nelle due porte laterali non si parla di gol ma semplicemente di punto, uno per l'esattezza. Se la palla calciata in mezzo ai pali centrali viene toccata o deviata da un qualsiasi giocatore si fa comunque un punto.
Altra regola particolare del football australiano è la presenza del "mark". Si ha un mark quando il passaggio fatto col piede copre almeno 15m ( a occhio ) e viene preso da un compagno al volo. Se ciò avviene il giocatore in possesso della palla non può venire placcato per un tot di secondi (forse 7) ed è quindi libero di vedere il gioco e passare più facilmente la palla a un compagno.
Va da sé l'importanza di questa regola se ciò avviene all'interno dell'area dei 50m vicini alle porte, in quanto il giocatore in possesso è libero di calciare la palla all'interno delle porte senza nessuna ostruzione.
La partita dura 80 minuti effettivi divisi in 4 tempi da 20 con due mini break alla prima e alla terza interruzione e il canonico intervallo a metà gara.
Comunque, lo sport è emozionante e facile da seguire, uno stadio da 100mila posti quasi pieno fa emozionare più della partita stessa e soprattutto gli Hawks, squadra di cui un mese fa ignoravo l'esistenza, hanno battuto i rivali del Sidney grazie a un terzo quarto di gioco favoloso (mi è stato poi spiegato che il 3° è il più importante dei quattro tempi) e li ha agganciati in cima alla classifica, cosa alquanto inutile in quanto dopo la regular season si va ai playoff quindi basta essere nei primi 8 per giocarsi il campionato, ma una vittoria fa comunque morale :D
Vi lascio con l'inno della squadra che è stato suonato per 10 minuti buoni alla fine della partita perché We're a happy team of Hawthorn!