Melbourne

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venerdì 30 maggio 2014

Sorprese quotidiane...

Ormai abbiamo capito che l'Australia è capace di sorprendere giorno dopo giorno... A volte in positivo e altre in negativo. Nel giro di una mattinata, i piani dei mesi successivi possono essere scombussolati. Dopo domani siamo due mesi in Australia, non dico che sembra ci siamo meno tempo, ma è comunque stranissimo. Fino a due giorni fa la situazione era questa:

FRA: 
  • lun, mar, gio da POMODORO SARDO
  • mer, ven da PIZZAMI
GABRY:
  • circa 3 giorni da PASQUALE
Con queste entrate si vive tranquillamente ma non si conserva nulla, ossia paghiamo:
  • affitto
  • trasporti
  • spesa 
  • ricariche telefoniche
Martedì però qualcosa è cambiato. Da tempo avevo pensato di portare il mio curriculum in una clinica di cui avevo sentito parlare e visto qualcosa in internet. Si chiama ''Assisi aged care centre'' ed è un centro per anziani ITALIANI con 120 posti letto più 30 di una parte in costruzione. Come tutti sanno Melbourne è piena di italiani e quelli che il centro accoglie sono coloro che arrivando negli anni '50, fanno parte della grande ondata di immigrati. 
In ogni caso Martedi mattina siamo andati e abbiamo lasciato il CV in reception. Dopo circa due ore sono stata chiamata dalla direttrice che mi chiedeva se fossi ancora in zona per poter fare il colloquio, essendo già a casa, lo abbiamo fissato per il giorno dopo. Mercoledì mi sono presentata ovviamente!!
Dopo aver compilato una serie di fogli, ho fatto il colloquio in inglese con la direttrice, che già si è occupata di fotocopiare i miei documenti e informarsi su ciò che mi piace fare, sul mio corso di studi e sopratutto sulla mia disponibilità di ore lavorative. Gentilissima, mi accompagna da una collega (italiana per fortuna) che si occupa di spiegarmi la struttura in tutte le sue parti: tipologia di pazienti, diversità delle unità, tutti gli ambienti di cui la struttura dispone, tipologia del personale, ma sopratutto quello che io andrò a fare. Come già detto mille volte, io non posso ancora lavorare come infermiera qua in Australia perchè non ho il certificato di inglese richiesto ( e quindi nemmeno il livello opportuno), di conseguenza non mi posso iscrivere all'albo ed esercitare la professione. Non ho nemmeno i soldi per fare il corso di preparazione al test di inglese, non ho i soldi per fare il test e non ho quelli per iscrivermi all'albo degli infermieri. Insomma non ho nulla se non carta straccia italiana. Ma a me non importa, in quanto di rimanere in Australia a fare l'infermiera non me ne frega nulla!! Ciò che importa è arrivare in pochi mesi a conservare i soldi per viaggiare. 
Sta di fatto che mi viene spiegato ciò che volevo sentirmi dire: posso ripiegare in qualche altro lavoro sempre in ambito sanitario, grazie a due punti forza molto importanti: il fatto che volente o nolente sia un'infermiera e sopratutto il sollievo di essere madrelingua italiana e non avere problemi nella comunicazione con i pazienti del centro. LAVORERO' COME P.C.A. (Patient care assistant - assistente alla ''cura'' del paziente), quello che in Italia è un O.S.S. (Operatore socio sanitario). 
Sono felicissima ovviamente e inizierò lunedì alle 7:00 (meno felice di alzarmi alle 5). Quindi per adesso posso mettere da parte il lavoro di lavapiatti, che non ha fatto altro che distruggermi le mani (tagli, unghie rotte, cicatrici e per concludere in bellezza una bella ustione l'ultimo giorno da Pomodoro sardo). 
In ogni caso non ho ancora fatto la fatidica domanda: quant'è la retribuzione all'ora!? Ma navigando su internet mi almeno accertata che non vado sotto i 18 dollari all'ora; qualcuno sostiene sarà sicuramente di più e me lo auguro. 
Altra bella notizia, riguarda Gabry. Ieri, appena uscito dalla stazione della metro di Parliament Station con l'intento di andare a portare curriculum in ogni dove, è entrato nel primo ristorante italiano che ha visto (che si chiama MEZZO), e mentre stava andando via è stato richiamato dallo chef il quale gli ha proposto una prova come lavapiatti per il prossimo martedì. Che dire se non: ''speriamo bene''!?
Ora, data la bella giornata di sole, mi catapulto nel cortiletto a fare la lucertola, intanto che Gabry si diverte a fare foto agli uccellini... E ride da solo...



martedì 20 maggio 2014

Tempo di saluti 2.0 versione Fra

Mi sento in dovere di esprimere anche il mio punto di vista sulla questione lavorativa...
Come già scritto da Gabry, in fin dei conti le alternative per noi fattibili per quanto riguarda i visti sono due:
- working holiday visa;
- student visa;

Come ormai tutti sanno:
-il WHV si può rinnovare con 88 giorni di lavoro in campagna 
- e come precisato da Gabry, lo student permette di rimanere frequentando un costoso corso di qualunque genere e rimanere per la durata del corso

Cosa vedo in tutto questo?

  • Gli australiani fanno di tutto per lasciare agli stranieri i lavori più schifosi;
  • fanno in modo che questi stessi lavori siano quelli che ci permettono di rimanere nella loro terra;
  • fanno in modo che con i soldi che guadagni ci puoi praticamente solo vivere e quindi rimetterli nell'economia australiana tutti quanti;
  • l'alternativa ''student visa'' è una combinazione impossibile e/o faticosa di:
  1. frequentazione corso (es. 4 ore al giorno)
  2. lavoro legale (20 h alla settimana)
  3. lavoro in nero (in quanto con le ore legalmente fattibili ci si può a malapena pagare la scuola

Poi ovviamente c'è la visione ottimista, oppure quella di chi con una buona dose di fortuna riesce invece ad intraprendere un bel percorso e conservare tanti soldi. Secondo me però questo è possibile per chi parte già da una bella posizione economica, oppure per chi ha la pazienza (e di nuovo i soldi) per imparare perfettamente l'inglese.
Anche qua si potrebbe aprire un capitolo infinito.
Ogni posto diverso dalle umili mansioni di cameriere e lavapiatti (o simili) richiede il certificato internazionale IELTS. Questo è lo stesso che io dovrei ottenere come infermiera. Ora, o sei già bravissimo in inglese, paghi 400 dollari, fai il test e scopri di avere il livello richiesto dal determinato posto di lavoro (nel mio caso un bel 7 accademico) oppure paghi svariati corsi in base al tuo livello, ossia: corsi di base, grammatica e bla bla... In più si fa il corso di preparazione allo stesso test IELTS che ti permette di avere qualche chance in più di non buttare i 400 dollari richiesti per fare il test.
Anyway.. 
Per imparare bene l'inglese tanto da guadagnare e conservare dei soldi degni di nome, 
o hai i soldi per velocizzare l'apprendimento con dei corsi, o hai i soldi per rimanere tanto in terra anglofona e impararlo a sufficienza (e poi fare comunque il test).

Tutto questo per...????
Rimanere a tutti i costi qua?

Beh io ho sempre visto quest'esperienza (e sempre continuo a farlo) come un anno (o anche due massimo) di vacanza e lavoro, come il visto stesso dice. Non di più. L'Australia non mi attira talmente tanto da sbattermi per ottenere documenti su documenti, trascinare la mia permanenza qui a forza di visti studente e quindi a botte di 1000 dollari al mese solamente di corsi (INUTILI DAL PUNTO DI VISTA LAVORATIVO).

Il MIO progetto è:
  • imparare il più possibile l'inglese;
  • ricavare da ogni giorno qualche esperienza;
  • conservare qualche soldo per girare l'Australia (così sono contenti e gli restituisco i loro stupidi soldi);
  • tornare in Europa possibilmente con il portafoglio in positivo;
  • lavorare come infermiera possibilmente in Italia, male che vada a 3 ore da casa;

Detto ciò, sono convinta che Paolo e Ilaria abbiano fatto la scelta migliore. Rimanere qua, con l'acqua alla gola, con la burocrazia australiana che ti corre dietro e tu che rincorri un sogno... Nemmeno la soddisfazione... Non esiste solo l'Australia così come non esiste solo l'Italia; se entrambe non riescono a soddisfare i nostri bisogni, ci sono tanti altri paese che probabilmente sono più adatti alle nostre esigenze. 
In ogni caso, li ringrazio tantissimo perchè in questo mese e mezzo in cui abbiamo condiviso l'esperienza australiana, ci hanno aiutato tantissimo. Ci hanno risparmiato faticose ricerche, hanno evitato che ci perdessimo o che ci facessimo fregare, ci hanno ospitato svariate volte, accompagnato e sostenuto. In questo momento sono in volo verso Milano, appena partiti da Abu Dhabi e non li invidio per niente perchè dopo 13 ore di volo e 2 di scalo, ne mancano ancora 5! Sono però felicissima che incontrino nuovamente la famiglia e riassaporino l'aria di casa!
Noi staremo ancora qua a prenderci gioco e a farci fregare da questa terra ma sono convinta che non tarderemo a raggiungerli... Non prima ovviamente di aver visitato questo enorme territorio però...

Faccio quindi tantissimi auguri al mio caro fratellino che di progetti ne ha tanti, di realizzare tutto ciò che vuole.. E a Ilaria, una bellissima persona, che lo affianca, sperando che i loro progetti si uniscano e nasca qualcosa di positivo ma sopratutto duraturo...

Adesso torniamo alla normalità:
  • lavorare
  • distribuire curriculum

lunedì 19 maggio 2014

Tempo di saluti.

Melbourne sa essere anche matrigna alle volte.
E così è stata nell'ultimo periodo per Paolo e Ilaria che hanno quindi deciso di tornare, almeno per ora in Italia.
Tutto quello che abbiamo finora raccontato è stato filtrato dalla gioia per il nuovo e soprattutto dal fatto che finché si è in Working Holiday davvero ci si diverte, sia pur con qualche oggettiva difficoltà.
Ma cosa succede quando finisce il WH? La maggior parte dei ragazzi che ho avuto modo di conoscere si butta sullo "Student", ossia il visto che ti qualifica come studente di un qualsivoglia corso e ti permette di stare sul suolo australiano per tutta la durata del corso stesso e di lavorare in regola per un massimo di 20h/settimana.
Quello che si chiedono in molti è: "ne vale la pena?".

I corsi più economici per permetterti di stare in Student hanno costi non inferiori ai 150$/week e pur potendo essere utili (soprattutto quelli di lingua, soprattutto per chi ha appreso l'inglese "on the road" senza prima almeno un'infarinatura di grammatica) non ti permettono di aprire chissà quali porte lavorative.
A tutto questo si deve aggiungere un fatto di non poco conto: visti i costi elevati di ognuno di questi corsi ( e possono essere davvero molto cari) difficilmente con 20h alla settimana uno è in grado di pagarsi la scuola e al contempo vivere, di conseguenza l'iscritto al corso, oltre ad alimentare il fenomeno del lavoro nero (che a detta di molti è comparso così massicciamente solo negli ultimi 3-4 anni) non riuscirà a frequentare a pieno.

Lo student è di fatto diventato quindi una sorta di scappatoia nella burocrazia australiana, una "mazzetta" legalizzata, per permettere a chiunque di rimanere nel proprio territorio, e soprattutto un affare d'oro per le scuole della città.

A detta di tutti la situazione lavorativa è molto cambiata rispetto a qualche anno fa e, come spesso accade, a farne le spese sono soprattutto i posti di lavoro più bassi che hanno visto una riduzione spaventosa della paga oraria (in alcuni casi quasi dimezzata).

Vale davvero la pena, terminata l'esperienza del Working Holiday, impelagarsi in uno student visti gli alti costi e la difficile convivenza tra corso, prezzo e lavoro?
Noi crediamo di no.



Mi sembra giusto fare anche un piccolo aggiornamento della nostra situazione, visto che l'ultima settimana è stata piuttosto "movimentata".
Fra lavora 5 sere a settimana come lavapiatti e pare essere abbastanza tranquilla nei due ristoranti nei quali si trova, anche se non è proprio felicissima di come vadano le cose in uno dei due visto che le cose delle quali è incaricata sono talvolta eccessive per qualsiasi altro ristorante, ma finché non si trova altro ci si adegua.
Io ora sono un po più incasinato invece.
Il lavoro da Vasko è infatti saltato, pare per una combine tra il boss della cucina e il precedente lavapiatti che era teoricamente partito per il Queensland e per le farm salvo poi ritornare appena una settimana dopo. Non si capisce il perché visto che delle farm ne avrebbe bisogno per ottenere la firma per il secondo anno, fatto sta che lui si riprende tutte le ore e io rimango fregato. Ah, per la cronaca, il tipo è anche sardo. Per dire eh..
Mi rimangono quindi le ore da cameriere "Da Pasquale" che però sono pochine per poterci permettere di portare qualcosa in avanti, e l'obiettivo, ora come ora, è di conservarci tanti soldi.
Magari più avanti spiegheremo anche il perché, ma non qua e non ora.

In conclusione
Un grandissimo saluto a Paolo e Ilaria, scrivo io, ma penso di poter parlare anche a nome di Fra nel ringraziarli tantissimo per tutte le volte che ci hanno spiegato qualcosa, per essere venuti a prenderci il primo giorno quando non capivamo nemmeno dove accidenti fossimo, per le (poche, purtroppo) uscite per Melbourne, per i pranzi e le cene e le pizzate assieme.
Ci rivedremo in Italia, prima o poi.



domenica 4 maggio 2014

RESOCONTO MENSILE

E' passato esattamente un mese dal nostro arrivo ed è quindi doveroso fare un resoconto...

La prima settimana richiede assolutamente riposo e tempo per far ambientare il cervello. Però se come noi si ha fretta di sistemarci ( la pressione è data dalla necessità di avere i propri spazi, un bagno e un letto comodo ma sopratutto dal forte peso economico causato dal mangiare in giro e dormire in un ostello), allora tutto sommato non risulta così poco produttiva. Nella prima settimana infatti abbiamo:

  1. trovato casa e firmato un contratto d'affitto di 4 mesi;
  2. comprato le sim per il tablet e i cellulari per poter comunicare tra di noi e rispondere ad annunci di lavoro;
  3. aperto il conto in banca per spostarci i soldi ma anche perchè qualsiasi cosa si faccia, chiedono il numero del conto;
  4. comprato il ''Myki'' ossia la card che permette di viaggiare su bus e metro e quindi caricata per una settimana;
  5. fatta la prima (grande) spesa di alimentari ma anche di oggetti super utili come: phon, adattatori per prese italiane, biancheria da letto, bagno etc.
La seconda settimana invece è servita per iniziare a cercare lavoro: iscrizioni a 1000 siti internet, curricula portati ovunque, chiamate varie... Per fortuna Gabry ha trovato un lavoretto, ossia lavare macchine all'autolavaggio. Questo ci ha permesso di respirare un po' perchè tra affitto, mezzi di trasporto, spese varie, i soldi volano in un attimo. Il titolare ha chiesto se volesse lo stipendio senza o con le tasse. Senza le tasse significa prendere di più ovviamente. Con le tasse invece si guadagna meno, ma d'altra parte conviene in quanto il governo australiano le restituisce totalmente o quasi. Una parte si può richiedere già a giugno. L'altra invece solamente quando si lascia l'Australia.
Io fino ad ora ho fatto solamente una prova in un ristorante come cameriera e una come lavapiatti in un altro. Un po' demoralizzata, lo ammetto, ma d'altronde sono passati solo 15 giorni!


Nella terza settimana invece ci siamo concessi anche un po' di turismo girovagando per la città... Abbiamo visto tante cose ma più si gira più ci si rende conto di quanto sia grande Melbourne e di quante cose si possano vedere! L'Eureka Tower è stata lo cosa più bella che ho visto fino ad ora a Melbourne. E' un grattacielo di 91 piani ma siamo saliti ''solo'' fino all' 88esimo. Siamo andati verso le 16:00 e siamo stati furbi perchè anziché pagare il doppio ingresso (notturno e diurno), ci siamo visti di fila: luce, tramonto e buio. La vista è spettacolare; si vede la città da ogni parte e non si vede la fine, l'estensione è pazzesca. 
E' difficile darsi un ordine nel girare la città perchè andando verso qualcosa, se ne vedono 1000 su cui ci si vuol soffermare. Allora abbiamo deciso di farci un piccolo giro con il tram turistico gratuito, che abbiamo preso davanti al parlamento. Un giorno entreremo a vedere anche questo, se è possibile l'ingresso. ci siamo poi diretti verso ''The Shrine of Remembrance'' ma la giornata è diventata più ventosa, il sole si è nascosto e il freddo ha iniziato a farsi sentire. Abbiamo visitato il tempio commemorativo dei caduti della seconda guerra mondiale e fotografato la city da una prospettiva ancora diversa. 



Un'altra cosa che ci ha lasciati a bocca aperta è la biblioteca; infinite sale colme di libri di ogni tipo, stanzini dedicati alla lettura, al gioco, all'ascolto della musica, allo studio... Un'organizzazione pazzesca dello spazio e sopratutto un edificio bellissimo che invoglia alla lettura ma anche al silenzio e alla ricerca del libro perfetto per il momento. Insomma ci si può entrare sia da turisti ( oltre alle bellissime sale da fotografare la biblioteca offre diverse mostre all'interno) che da lettori, studenti o chiunque si voglia. Per non parlare delle postazioni computer, di quelle per ricercare un libro e via dicendo... Insomma fantastica! Quella in foto è la sala studio, circondata da balconi stracolmi di libri con un'enorme cupola centrale. Continuando a passeggiare nelle enormi strade del centro, ci siamo imbattuti però anche in piccoli e particolari vicoli multicolore oppure in una delle vie della China Town di Melbourne, inutile dire che tipologia di locali ci fossero!


In ogni caso, la piccola gita nelle strade di Melbourne, non è stata altro che uno sguardo velocissimo che non ha fatto che incuriosirci ulteriormente... 

La quarta settimana, ovvero quella passata, c'è stato l'ANZAC day, ossia la giornata che ricorda i caduti in guerra.  Abbiamo deciso di fare una grigliata in un barbecue pubblico nel parco di Alphington, che è un sobborgo equidistante da noi e Paolo. Un parco enorme e bellissimo, con i campi da Football australiano, i tavoli e i barbecue appunto, e poi dall'altro lato un piccolo bosco con il lago. Questo parco è l'ennesima dimostrazione che Melbourne è piena di uccelli particolari che mi piacciono un sacco: in ogni albero si vedevano diversi pappagalli, Magpie (nero e bianco) e Noisy Miner (quello col becco giallo) ..  



La settimana scorsa per fortuna si è iniziato a smuovere qualcosa nel lavoro. Gabry prosegue le sue giornatine all'autolavaggio e io ho qualche barlume di speranza. Ho fatto una prova in un ristorante che si chiama ''Da Pasquale'', ma non sono stata richiamata.  Ne ho fatta un'altra sempre da cameriera in un ristorante in centro, ma stendiamo un velo pietoso in quanto la mia inesperienza è emersa tutta davanti al ristoratore, al locale e ai sui dipendenti, ossia davanti a un ristorante ''in'' che sicuramente è ben distante dalle mie capacità di apparecchiare un tavolo o servire il vino. Ma non importa, è tutta esperienza!! Poi... Forse riesco a ottenere tre giorni da lavapiatti in una pizzeria che si chiama ''Pizzami'' e sono stata contattata da VASKO RESTAURANT per fare due sabati. Dopo aver fatto una selezione naturale dei locali in cui posso lavorare, non mi resta che continuare a mandare CV... 

La quinta settimana...
Le cose migliorano. Gabry dopo una prova come cameriere ''Da Pasquale'' è stato chiamato per fare 3 giorni. Tra una decina di giorni invece inizierà da ''VASKO'' come lavapiatti le mattine e io invece lunedì 5 ho una prova e poi lavoro da ''POMODORO SARDO''.. Speriamo bene!! 

Riassumendo - COSE DA FARE
  • Lanciarsi verso qualsiasi opportunità lavorativa anche se pensi di non essere in grado ( male che vada ti dicono di no!!!)
  • Portare il curriculum OVUNQUE
  • Non sottovalutare le proprie capacità ma ovviamente nemmeno portarle all'estremo (ok che al massimo non ti assumono, ma se qualche figuraccia si può evitare è meglio XD) 
  • Costruire il proprio curriculum in base alla necessità (esperienze da lavapiatti, cameriere, baby sitter, commessa) .. Questo non si dovrebbe fare, ma quando i soldi non bastano, l'istinto porta a tutto!!! :)
  • Considerare You Tube come magnifica fonte di insegnamento ( imparare a portare 3 piatti, imparare a usare la macchina del caffè del bar, apparecchiare i tavoli... etc...)