Melbourne

Melbourne

giovedì 29 gennaio 2015

KOALA - Great Ocean Road

Canon 600D + Sigma 17-50@50mm, 1/400 sec, f/2.8, ISO100


Comportamento

Il koala passa quasi tutta la vita sugli alberi di eucalipto. Verso sera, inizia il proprio pasto composto di foglioline e gemme di eucalipto, consumandone abitualmente circa mezzo kg al giorno. Trascorre il resto del tempo sonnecchiando, incuneato saldamente nella biforcazione di un ramo. Occasionalmente scende a terra per cambiare albero o per favorire la digestione inghiottendo terra, corteccia e sassolini. Il koala rimane immobile per 18-19 ore al giorno, gran parte delle quali passate dormendo. Essi devono il loro caratteristico profumo balsamico agli eucalipti . Gli oli essenziali che si trovano su tali alberi ne impregnano il morbido pelo, fungendo da protezione contro i parassiti.


Curiosità

Nonostante l'aspetto piacevole e il comportamento docile, il koala non è un animale da compagnia. È impossibile da addomesticare, e non ha confidenza con l'uomo. Inoltre, in Australia trattenere un koala come animale domestico è illegale.
Il koala è uno dei pochissimi mammiferi, al di là dei primati, che sia dotato di impronte digitali. Le impronte digitali del koala sono sorprendentemente simili a quelle umane, e la struttura delle creste sull'epidermide delle mani del koala, anche al microscopio elettronico, risulta sostanzialmente indistinguibile da quella dei primati.

mercoledì 28 gennaio 2015

COME ORGANIZZARE UN VIAGGIO (PARTE 2)-IL TRAGITTO

Quando si ha in mente di fare un grande viaggio, ci si perde tra mille decisioni. Il problema diventa ancora più grande quando si cerca di girare una terra così grande come l'Australia. I soliti problemi di tempo ma sopratutto di budget, non fanno che obbligarci a delle scelte e a scartare tante ipotesi.  La prima cosa che bisogna pensare infatti è: Quanto tempo ho a disposizione? Quanti soldi?
Da subito a malincuore abbiamo rinunciato a fare il vero e proprio giro del Paese. Girare interamente l'Australia, credo richiederebbe almeno 3 o 4 mesi per una visita superficiale; a volte non ci si rende conto, ma il territorio australiano è circa 26 volte quello italiano!
Partendo dall'idea di avere solo un mese a disposizione, ci siamo orientati sul visitare solamente la metà a destra dello Stato, ossia fare un giro in senso orario (o antiorario), passando comunque per tutta la costa orientale e quindi all'interno tagliando l'Australia in due metà quasi uguali. Inizialmente il percorso che avevamo in mente, prevedeva il giro in senso antiorario: da Melbourne a Sydney, quindi verso Nord passando lungo la costa, fino ad arrivare a Cairns; dopodiché, dirigerci nuovamente verso ovest, verso il Northern Territory e poi di nuovo verso Sud, attraversando il deserto, tagliando in due l'Australia e arrivando nuovamente a Melbourne 30 giorni dopo. Tempo un mese, le idee sono totalmente cambiate. Il viaggio come effettivamente verrà fatto, si può dire sia totalmente l'opposto! Innanzitutto abbiamo rivalutato i tempi; avendo infatti molto più tempo a disposizione a causa di enormi decisioni che abbiamo preso (di cui si parlerà prossimamente), i giorni a disposizione sono passati da 30 a 45. Questo ci ha permesso di aggiungere al nostro percorso una tratta che precedentemente avevamo dovuto escludere con rammarico: Darwin. Nel giro degli ultimi mesi abbiamo poi deciso di fare il viaggio non più in senso anti orario ma bensì in senso orario. La scelta è stata tutt'altro che casuale: in questo modo attraverseremo il deserto nella prima parte di viaggio e sarà vantaggioso perchè potremmo percorrere questo pezzo più velocemente (meno attrazioni in programma) e concedere più tempo alla costa orientale, che di per sé avrebbe bisogno di due mesi di viaggio. La parte del deserto sarà anche quella meno confortevole dal punto di vista dell'alloggio per la notte, della frequenza delle stazioni di servizio e dei prezzi del carburante, del clima. Diciamo che il viaggio in questo modo va in un certo senso ''in discesa'' dal punto di vista delle difficoltà e dei disagi. Ufficialmente il percorso sarà: MELBOURNE - ADELAIDE - ALICE SPRINGS - DARWIN - CAIRNS - BRISBANE - SYDNEY - CANBERRA - MELBOURNE
Ovviamente non è possibile calcolare ogni spostamento, ma sicuramente avere una traccia generale, aiuta a star dentro con i tempi e a non ''perdersi'' tra le cose da vedere. Un calcolo approssimativo dei km che faremo, considerando ovviamente spostamenti imprevisti, strade sbagliate o cambi di programma, prevede circa 15000 km. In ordine, attraverseremo: il Victoria, il South Australia, il Northern Territory, il Queensland, il New South Wales e l'Australian Capital Territory. Il viaggio escluderà totalmente il Western Australia, che da solo occupa un terzo del continente australiano. E' vero che ci perderemo Perth e tutta la costa occidentale, consapevoli siano magnifici, ma proprio è impossibile includerli!
Per farci cogliere il meno possibile dagli imprevisti (da alcuni saremmo considerati eccessivi, da altri semplicemente prudenti), ci siamo letti svariati forum su consigli di viaggio in Australia. Tutti sono accomunati dai seguenti avvertimenti:
-viaggiare solamente alla luce del sole, per evitare di avere incidenti con gli animali selvatici;
-avere sempre scorte di carburante perchè si rischia di non incontrare una stazione di servizio anche per 200-300 km;
-non inoltrarsi in strade laterali, poco conosciute o poco trafficate;
-avvertire sempre qualcuno dei propri spostamenti in modo da essere facilmente rintracciabili per ogni evenienza;
-fare attenzione agli animali, sia di terra che di mare!;
-avere sempre scorte di cibo e sopratutto di acqua;
Aggiungo anche che, nel caso di viaggi lunghi come questo, qualsiasi sia il territorio, bisogna riposarsi periodicamente e quindi evitare di guidare per troppe ore di fila. Abbiamo risolto questo problema, decidendo di alternarci alla guida e in aggiunta dividendo i km totali in maniera tale che siano in media 300 per giorno. Ovviamente trattandosi di una media, ci saranno giorni in cui ne faremo 0 (per esempio quando soggiorneremo nelle città e gireremo con i mezzi pubblici) e giorni in cui ne faremo anche 700 (attraversando il deserto). In generale però, percorrendo i km giornalieri per metà la mattina e per metà la sera e alternandoci alla guida, non dovremo risentire tanto della pesantezza del viaggio. In ogni caso, scelto il tragitto, scelto l'orientamento, scelta la data di partenza e quella di ritorno, ci è rimasto solamente da decidere cosa andare a vedere in 5 milioni di km2. Certo, il nostro percorso nel calpesterà molti di meno, si faceva solo per esagerare, ma rimane pur sempre vero che non potremo vedere tutto (non in un mese e mezzo) e che dovremo fare delle scelte per quanto riguarda le attrazioni. Ed è vero anche che questo non si può decidere già da ora ma che si vedrà man mano nel viaggio. Per ora però, diciamo che abbiamo stilato una top 5 di posti a cui non vogliamo rinunciare e che ahimè ci porteranno via gran parte del budget! Quello che sappiamo di sicuro è che andremo a vedere Uluru, il famoso massiccio roccioso dell'outback australiano; sarà sicuramente tappa del viaggio il parco nazionale di Kakadu a Darwin; faremo di certo un'immersione nella grande barriera corallina in Queensland, un tour nella foresta pluviale a Cairns e un giro al largo della Gold Coast. Tutto il resto, si vedrà pian piano. Anche perchè ho come la sensazione che avremo il tempo per sfogliare guide e brochure (indispensabili). A questo proposito, bisogna fare un accenno al materiale consigliato per il viaggio. A mio parere, in cima alla classifica c'è l'applicazione per smartphone ''Wikicamps'', che ci salverà la vita. E' un'applicazione in continuo aggiornamento dalle persone che la usano, che indica tutti i posti possibili in cui fare sosta, dormire o solamente utilizzare i servizi, i quali si possono filtrare in tutta la cartina del territorio. Per esempio, se voglio visualizzare solamente le docce, con il filtro doccia l'applicazione mostrerà tutte le docce presenti in Australia; oppure posso selezionare i campeggi gratuiti, o quelli che hanno anche la corrente, o ancora i bagni o i distributori di benzina. Tutto insomma.
Questa app, integrata con i libri, ci permetterà di non lasciare niente al caso e di riuscire a scegliere sempre i posteggi gratuiti o comunque molto economici, ma sopratutto di scoprire in anticipo dove troveremo dell'acqua potabile o un posto per darci una rinfrescata o ogni servizio di cui abbiamo necessità. Il quaderno che si vede nella foto invece, contiene tutti gli appunti del viaggio, come per esempio le tappe giornaliere e le attrazioni di ogni stato in cui passeremo. Servirà anche ad appuntarci le spese e perchè no, i km percorsi e altre curiosità che poi scriveremo nel blog. Poi c'è Camp 7, un bellissimo libro gentilmente prestato dal nostro coinquilino Joel, che contiene tutti i campeggi che vanno dai 0 ai 24 dollari a notte descritti dettagliatamente; in più le cartine stradali dettagliate di tutti gli stati australiani. Ancora una volta, la carta batte la tecnologia ;).
Adesso che il viaggio è organizzato il più possibile, non ci resta che sistemare le ultime cose nel van, fare gli ultimi acquisti e finire di svuotare la stanza. Ancora sei lunghissimi giorni e si parte! Domani è programmato il controllo del van, per assicurarci di non partire senza olio o ancor peggio senza freni... I giorni seguenti saranno invece una cena dopo l'altra per salutare un po' di gente... e martedì, la vigilia, a letto presto perchè è  facile fare i km con il pennarello sulla cartina, ma mercoledì dovremmo iniziare a farli per davvero!! 


mercoledì 14 gennaio 2015

Gem Pier - Williamstown

Canon 600D + EF-S 55/250 IS II @187mm, 1/15", f/14, ISO 100

Williamstown è un sobborgo della città di Melbourne, situato a 8 km a sud-ovest dal centro del CBD (=Central Business District). La vista della città dal molo è molto caratteristica.

Williamstown is a suburb of Melbourne, 8 km south-west of Melbourne's central business district.
Scenic views of Melbourne's city skyline can be enjoyed from Gem Pier.


COME ORGANIZZARE UN VIAGGIO (PARTE 1) - COMPRARE UN VAN

Il viaggio dentro al viaggio. Così lo si potrebbe anche definire. Di certo, quando ci è venuto in mente di partire in Australia, l'idea era anche quella di girarla. E' anche vero che pensavamo che la suddivisione dell'anno sarebbe stata diversa tra lavoro e vacanza. Siamo arrivati qua il 2 aprile e secondo noi avremmo viaggiato già da Agosto. Poveri illusi! Passato agosto, abbiamo fatto un nuovo contratto per la stanza in affitto di altri 4 mesi, convinti di partire a fine dicembre. Così non è stato! Ma ora ci siamo davvero, è la volta buona! Finalmente la data è certa: il 4 febbraio inizia il nostro viaggio all'interno del viaggio. Innanzitutto c'è da dire che l'organizzazione dello stesso, è dettata da vari fattori: il primo è quello economico. Ma anche gli altri sono rilevanti, come per esempio il tempo a disposizione, l'obbligo che il viaggio sia compreso tra la scadenza del contratto di lavoro e quella del visto Working Holiday etc. Quando ci siamo resi conto che questa volta era quella giusta, ci siamo dati una mossa per concretizzarlo il più possibile, anche perchè non siamo tipi molto all'avventura e pianifichiamo parecchio, per ammortizzare gli imprevisti. (Di certo chi si può permettere di non badare a spese, non fa come noi!). Il primo passo è stato comprare il van. Dopo lunghe ricerche, proposte, discussioni, siamo arrivati alla conclusione che sarebbe convenuto comprarlo piuttosto che affittarlo. L'affitto conviene in pratica, solo per un margine di tempo; oltre a questo, comprare garantisce un ritorno economico con la rivendita. Come sempre abbiamo utilizzato ''Gumtree'' e dopo aver cercato per mesi, uno ci ha colpito più di altri. C'è da dire che non abbiamo puntato proprio in basso, cercandoli molto economici, per paura di doverci rimettere troppi soldi per aggiustarlo o ancor peggio per paura che ci potesse lasciare bloccati durante il viaggio e chissà dove. Abbiamo scelto una fascia media di prezzi (dell'usato) che comprendesse ''van'' già pronti. 
Qua in Australia si usa tantissimo rendere abitabile un furgone. E così è anche il nostro. Con un po' di fantasia, inventiva ma anche una buona dose di manualità, si può rendere il retro di un furgone, come un mini monolocale che ti permette di risparmiare tanti soldi. Generalmente le fasce medio-basse di van di questo tipo che si trovano in vendita, dispongono solamente di un letto, di scomparti, di attrezzature da campeggio ma generalmente non meno di 4000$.  Noi ci siamo concessi qualche ''lusso'', avendo addirittura un mini frigo, dei mobiletti, un generatore di corrente e un rubinetto a pompa collegato a delle taniche. Tutte queste cosine in più, ci permettono per esempio di avere sempre il cibo e l'acqua in fresco, di non avere il van sottosopra, di avere sempre la corrente e in generale di ammortizzare l'impatto di passare dal vivere in una casa, a vivere in 3 mq. Sta di fatto che in giro se ne vedono veramente di tutti i colori! Furgoni dove a malapena ci sta un materasso, con tutte le cose buttate sopra il letto, oppure van senza letto, ossia con l'obbligo di montare e smontare una tenda ogni giorno. 
In ogni caso ad Ottobre l'abbiamo trovato! Lui, che ancora non ha un nome, ci porterà in giro per l'Australia (metà a dire il vero) per circa un mese e mezzo. C'è da dire che siamo stati fortunati nell'acquisto. Il proprietario ha fatto dei lavori molto seri (sia esteticamente che al motore) e ce l'ha venduto dopo avergli fatto fare la revisione e aver speso 1200 $ per assicurarsi che fosse perfettamente funzionante. Gli interni sono tutti opera sua: ante, ripiani, cassetti, struttura del letto, rivestimenti, impianto corrente. Come poi si usa fare, ce l'ha venuto compreso di teli, cavi, utensili, taniche, fornelli... Certo, rimane pur sempre un furgone, ma non dobbiamo pagarci ostelli o vivere di scatolette o stare molto scomodi. 
Comprare un mezzo comporta ovviamente altre spese. Prima del viaggio bisogna assolutamente fare un controllo generale per verificare che sia tutto ok (detto ''service''). Idem al rientro, prima della vendita, il van deve passare nuovamente per le mani di un meccanico (RWC); si tratta di un passaggio obbligatorio ogni qual volta il proprietario cambia. Poi c'è ovviamente l'assicurazione. In realtà non è obbligatoria, ma l'abbiamo fatta perché non si sa mai. Prima di partire aggiungeremo anche un'altra parte di assicurazione, che comprende il soccorso stradale gratuito (in un determinato raggio di km). Altro fattore da tenere in considerazione durante la scelta del van, è il tipo di carburante. Il nostro caro van, va sia con la benzina che con il gas. Il gas ci farà risparmiare parecchi soldi, anche se i suoi prezzi salgono alle stelle nel deserto e anche se con il gas fa pochissimi km al litro. Comunque, la cosa importante è che questa scatoletta Ford (econovan per l'esattezza), non ci abbandoni durante il viaggio ma che regga per tutta la sua durata. I km calcolati sono più o meno 14000. Ce la farà? Ce la faremo? 

lunedì 12 gennaio 2015

Hosier Lane



Se la CBD è il cuore economico e finanziario della città, le laneways ne rappresentano senza dubbio quello culturale e sociale. Basta infatti abbandonare una delle vie principali della "city" per entrare in una dimensione completamente diversa: street art, café, minuscoli locali nascosti negli angoli più impensabili. Tutto questo sono le "lanes". Alcune, come la coloratissima Hosier Lane rappresentano ormai dei veri e propri highlights turistici della città, altre si caratterizzano per la loro unicità (vedi AC/DC Lane), altre ancora riescono a stupire per l'incessante flusso di persone che le attraversano ad ogni ora del giorno, ma soprattutto nelle ore nelle quali la fame si fa più sentire. 

Hosier Lane is a bluestone cobbled vehicular and pedestrian laneway on the southern edge of the central city grid of Melbourne. Hosier Lane is much celebrated landmark in Melbourne mainly due to its sophisticated urban art. Hosier Lane lies opposite the entrance to the Atrium at Federation Square on Flinders Street, a prominent position in the city. The lane has been noted for the quality and the often political nature of its art. (Wikipedia)




domenica 11 gennaio 2015

Aria di famiglia

Anche stando all'altra parte del planisfero, giorno dopo giorno, si va incontro alla solita routine. Dopo ben 8 mesi di permanenza in Australia, di lontananza da casa, abbiamo finalmente avuto modo di essere in famiglia! E' Matteo che ci ha portati per due settimane, un po' di aria di casa! Abbiamo così approfittato per rompere la quotidianità e fare nuovamente un po' di turismo. Influenzati dal telefilm che ci sta prendendo in questo periodo, abbiamo deciso di guidare il tour bisettimanale tramite una lista che abbiamo chiamato ''My name is Matteo (in onore appunto di ''My name is Earl, la serie tv). La lista è ovviamente una raccolta delle attrazioni più importanti di Melbourne e dintorni, e racchiude sia visite gratuite, sia a pagamento. Purtroppo non siamo riusciti a completarla, ma abbiamo lasciato fuori le cose meno importanti... Pare Matteo sia rimasto soddisfatto della gestione del tempo e di ciò che ha visto, e noi speriamo vivamente lo sia! Nonostante avessimo visto già la maggior parte dei posti, li abbiamo rivisti volentieri e sotto occhi diversi, un po' da guide e un po' da turisti, riscoprendo la bellezza della città dove, anche se per un tempo limitato, stiamo vivendo. Ovviamente non ci siamo fatti mancare la fotocamera (sviluppare e catalogare le foto sta diventando un lavoro) e non vi abbiamo risparmiato nulla su Facebook. Le vacanze natalizie hanno pure previsto delle trasferte, come si vede sulla lista. Anzi, Matteo preso dalla tentazione, ne ha fatto una piuttosto esagerata, partendo a Sydney per un giorno! D'altronde, quando ci si torna in Australia? Grazie al van ci siamo potuti spostare senza problemi anche fuori Melbourne, rimanendo fuori per la notte per due volte: nella Great Ocean Road e a Phillip Island.
Il tour interno alla città, ha previsto molto spesso passeggiate in centro, ossia nella CBD. La cosa che maggiormente colpisce sono ovviamente i grattacieli, ma senza dubbio le strade interne hanno contribuito a rendere Matteo estasiato. Le lane hanno dato colore e vita alle passeggiate, i giardini botanici hanno reso onore alla denominazione dello stato del Victoria ''The garden state'' così come Albert Park con la pista di formula Uno e ancora I Queen Victoria Gardens; Brighton e St. Kilda si sono fatte spazio tra le attrazioni ''marine'' della città. In ''city'' non ci siamo fatti mancare il caos ordinato dei Queen Victoria Market, o la ''storia'' della Public Library e della Shrine of Remembrance. Ma passeggiare tra i grattacieli non ci è bastato; certo, vedere Melbourne dall'interno è fantastico, ma perchè accontentarsi?
Dopo aver disegnato il contorno della CBD con il city circle tram, ci siamo diretti all'ottantaseiesimo piano dell'Eureka Tower, e siccome eravamo un po' di fretta ( XD ) ci abbiamo impiegato 38 secondi, andando quindi a  9m/s. Inutile dire quanto rimanga favolosa la vista da lassù. Quindi la spiegherò con una foto. L'altra idea, a cui siamo arrivati molto vicini, era quella di andare sulla ruota panoramica, la ''Southern star'', ma da bravi italiani ritardatari, siamo rimasti a chiacchierare in ristorante fino a tardi e ci siamo dimenticati che in Australia vanno a letto presto! A distanza di giorni ho ringraziato di non averci messo piede, in quanto leggendo la pagina wikipedia dedicata, ho scoperto che nei 6 anni totali di apertura, la ruota panoramica ha dato problemi ogni anno. Ciò vuol dire che non ci andrò mai.
Sarebbe Matteo mai potuto andar via dall'Australia senza aver visto i canguri? Ovviamente no! Pioggia o non pioggia, un pomeriggio della prima settimana di vacanza, abbiamo preso il van e siamo andati in direzione South Morang, certi che li avremmo visti versione ''wild'' e non versione ''Zoo''. E così è stato! Un terreno collinare pieno zeppo di canguri saltellanti e curiosi, ci ha trasformati in bambini non curanti della pioggia e attratti da quegli occhioni e quei muscoli possenti. L'intelligenza della sottoscritta ha però portato a scattare foto con ISO troppo alto che ha determinato foto inguardabili e quindi da cancellare. Come già accennato, abbiamo fatto due trasferte.
La Great Ocean Road ci ha regalato dei panorami mozzafiato con gli ''Apostoli'', non più 12 da quello che ho capito, ma comunque parecchi u.u. La costa rocciosa a picco sul mare, le rocce-isolotti in acqua, il tramonto... Bellissimo. Memorabile anche la pizza disgustosa mangiata in una pizzeria a Port Campbell: sabato, di sera, d'estate, località di mare, pizzeria in chiusura. 18 dollari una mini margherita, nominata la ufficialmente la pizza più rivoltante mai mangiata in tutta la mia vita. Meritatamente recensita su trip advisor nell'immediato, e successivamente in questo momento perchè mi ha ricordato quanto odio quando giocano su ''ristorante italiano'' per aumentare i clienti, spacciando spazzatura per cibo. In ogni caso, bellissimo week-end. Trasferta successiva è stata appunto a Phillip Island, un po' convinti che avremmo visto i pinguini ma cos' non è stato. Tutto sommato non mi dispiace tanto, in quanto sono riusciti a lucrare anche sull'attraversata dei pinguini al tramonto, rendendola accessibile solo con un biglietto e una vera e propria tribuna in spiaggia. In ogni caso Gabry e Matteo non si sono di certo annoiati correndo con i kart all'aperto, nella pista che affianca quella delle moto, in riproduzione fedele sia di curve che di pendenze che di orientamento topografico. Pisciati come due bambini, l'hanno definita una delle esperienze migliori di sempre! ;)
A concludere il viaggio di Matteo in Australia, dopo la breve ma intensa trasferta a Sydney, abbiamo ''festeggiato'' con un'uscita con Joel e Tyson al CROWN CASINO. Luogo della perdizione, dei soldi sopratutto. 3 piani di Casino, 3 alberghi a 5 stelle, boutique che spendi solo a guardare la vetrina, file di taxi parcheggiati, luci su luci e... un'infinità di gente pronta a svuotare il conto in banca andando alla ricerca della botta di fortuna... Guidati dalla sola curiosità di provare qualche gioco, ci siamo concessi un piccolo budget in dollari, consci del fatto che in un posto così, difficilmente si guadagna! Dopo la pausa cena da Pomodoro Sardo, (come accennato prima la ruota panoramica era già chiusa) siamo tornati al Crown per dare un'ultima chance alla fortuna, usando i soldi rimasti dalla colletta per la cena.. Ovviamente anche questa volta non abbiamo fatto affari, se non i soldi per pagare il taxi del ritorno ;). Ma l'aereo di Matteo lo attendeva per le 3, quindi ad una certa ora, ''abbiamo chiamato un taxi giallo col nostro fischio collaudato'' e siamo tornati a casa per prendere i bagagli...
E' arrivata l'ora di salutare Matteo; è il 30 dicembre ma per fortuna grazie al fuso orario, torna assolutamente in tempo per riprendersi dal viaggio e fare capodanno a terra...
Io e Gabry torniamo alla nostra routine, così come anche Matteo. Solo che Matteo ci torna con una tonnellata di souvenir (tra cui koala, canguri, portachiavi, penne, matite e chi più ne ha più ne metta), una marea di bei ricordi, un'esperienza unica e qualche parola in più di inglese... Si sa mai che riesca a spiegarsi non più con i soli gesti, ma con le parole ;)
G'bye mate!