Melbourne

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lunedì 9 febbraio 2015

GIORNO 3 - DAL VICTORIA AL SOUTH AUSTRALIA

GIORNO: 06/02/15
STATO: VICTORIA-SOUTH AUSTRALIA 
KM GIORNALIERI: 558 
PARTITI DA: Green lake rest area 
ARRIVATI A: Currency Creek 


La prima destinazione di oggi è Naracoorte, una cittadina appena oltre il confine tra il Victoria e il South Australia. 
A Naracoorte ci siamo presi una tregua dal caldo, andando a visitare delle grotte; più precisamente si tratta delle Wet Caves. Queste fanno parte di un complesso di grotte molto più vasto, che però richiede ovviamente tempo ma anche un tour specifico con accompagnatore e attrezzatura, per addentrarsi verso l’interno più profondo. Le Wet Caves possono essere visitate anche senza guida; in realtà sono delle normalissime grotte che troviamo anche in Italia, ma una visita non costa nulla. Anzi, 15 $. Compreso nel biglietto c’è anche una mostra di fossili, che spiega appunto in che modo queste cavità ne siano piene. Milioni di anni fa, le grotte avevano una forma tale da essere una trappola per tantissimi animali, che cadendo giù, non erano più in grado di uscirne. Si tratta di animali per il 50% estinti, ma comunque varie specie di marsupiali o mammiferi in generale. La tappa successiva è quella del pranzo, a Kingston S.E.. Il posto è davvero carino: un caravan park con bagni, doccia esterna, barbecue, tavoli e la possibilità di stare pure durante la notte, tutto gratis. Kingston is trova sul mare e dista circa 300 km da Adelaide; sarebbe bello farsi un tuffo in acqua, ma meglio proseguire per non finire come i giorni precedenti, guidando dopo il tramonto. Lungo la strada verso Adelaide, incontriamo anche un’aragosta gigante; in tutto il territorio australiano sono sparpagliate le cosiddette ‘’Big Things’’, le ‘’Grandi Cose’’ appunto. 
The giant lobster - Kingston S.E.
Ogni stato presenta delle giganti riproduzioni di oggetti e/o alimenti, così per accentuare ancora di più le americanate e le manie di grandezza… In ogni caso, proseguendo lungo la litoranea, ci siamo fermati in una spiaggia, dopo che un cartello ‘’Granities’’ ha attirato la nostra attenzione. In realtà non erano altro che delle rocce di granito nell’acqua, ma il paesaggio circostante era molto carino e ci ha ricordato tantissimo la Sardegna. Flora identica alla macchia mediterranea, spiaggia lunga con sabbia finissima e acqua cristallina. Come se non bastasse, per non rovinare la media di incontri di italiani, abbiamo incontrato una famiglia di Genova che però risiede da 6 anni a Byron Bay. Chiacchierata veloce, un buon viaggio reciproco e di nuovo su quei benedetti sedili dell’ancora anonimo van. 

Coorong National Park
Abbiamo quindi continuato a percorrere la strada che attraversa il Coorong National Park lungo la costa, lunghissimi rettilinei, traffico quasi nullo, da una parte e dall’altra distese aride di sale e sabbia e sulla sinistra, oltre le dune che lo nascondono, l’oceano. 
Abbiamo quindi deviato verso ovest e, dopo aver attraversato un fiume a bordo di una chiatta tra le canne e i pellicani, e percorso gli ultimi 50km tra le sterminate wineries del South Australia, ci siamo diretti verso il luogo scelto per la notte, una rest area a Currency Creek. Luogo carino, altri due van con due coppie francesi e una station wagon con 5 tedeschi a bordo.

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