Melbourne

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lunedì 9 febbraio 2015

GIORNO 2 - ATTRAVERSO I GRAMPIANS

GIORNO: 05/02/15
STATO: VICTORIA

KM GIORNALIERI: 280
PARTITI DA: KILLARNEY
ARRIVATI A: GREEN LAKE REST AREA


Sveglia presto (ma neanche tanto) e alle 8:40 si riparte dal campeggio. Dobbiamo iniziare a ridurre i tempi delle colazione e di preparazione, per fare in modo di risparmiare una bella manciata di minuti. La meta principale della giornata saranno i Grampians, ma prima abbiamo deciso di dare uno sguardo alle Byaduk Caves. Si tratta di due (o più) grotte di origine vulcanica, formate quindi da alcuni punti di fuoriuscita della lava. A distanza di centinaia di migliaia di anni, ciò che rimangono sono appunto dei grandi buchi ricoperti di vegetazione e massi caduti. E’ strano come, passando nel terreno di fianco le grotte, ci si possa accorgere della cavità sottostante, semplicemente passeggiando o ancor di più battendo il piede sulla terra. Qualche scatto fotografico, 20 minuti di relax nel totale silenzio della campagna e di nuovo si va al posto di guida per proseguire il tragitto. 
The Balconies
La prossima tappa è Halls Gap, siamo già sull’enorme parco dei Grampians, e ci fermiamo qua per il pranzo. Senza fatica troviamo un parco dotato di acqua potabile, bagni, barbecue e tavoli, tutto rigorosamente gratuito, pulito e nuovo. A farci compagnia ci sono tanti tipi di uccelli: i Magpie, i Sulphur-crested coockatoo, i Laughing Kookaburra e le immancabili papere. Dopo pranzo ripartiamo per inoltrarci ancora di più nei Grampians; la prima tappa è al ‘’Boroka lookout’’, un panorama che permette di osservare un enorme pezzo del parco, ovviamente dall’alto. La presenza di troppi alberi neri, ma allo stesso tempo già rinvigoriti, ci ha destato il sospetto di un precedente incendio. Andando poi a controllare su internet abbiamo scoperto che nel 2006 il 47% del Grampians National Park è incendiato; l’area bruciata è enorme, se si considera che il parco ha un totale di 167200 ettari. Proseguendo lungo le strade interne al parco, si possono trovare innumerevoli viste panoramiche; abbiamo scelto di fermarci in due: Balconies e Reed Lookout
McKenzie Falls
Anche qua siamo riusciti a beccare due italiani! Tempo di una chiacchierata, breve racconto delle proprie esperienze e siamo di nuovo sul van, per andare a vedere le MacKenzie Falls sempre comunque all’interno del parco nazionale. Siamo arrivati alle cascate che già è tardi; sono le 17:00 e in teoria non dovremmo viaggiare dopo il tramonto e il campeggio che abbiamo scelto è lontano 2 ore. Decidiamo comunque di non rinunciare alle cascate e col senno di poi, abbiamo fatto bene! Ci sono vari percorsi per vedere le cascate, quelli in alto per vederli nella loro interezza e quelli in basso, per andare proprio nell’acqua. Prima siamo andati nel lookout per osservare dall’alto, con un percorso di 2 km e mezzo tra andata e ritorno. Poi invece siamo scesi giù, per altri 2 km a/r compresi però di circa 270 scalini ripidi e a volte umidicci. Le cascate sono davvero belle, anche se non nel pieno della loro attività. La base è davvero suggestiva e rilassante, con il rumore dell’acqua che sbatte e poi del fiume che scorre. Prima di percorrere il percorso in salita, ci siamo concessi di bagnare almeno i piedi nell’acqua fresca. E’ tardi da far paura. Sono le 7 e mezza e ormai dobbiamo trovare un posto più vicino per dormire. Ci allontaniamo dalle cascate e proseguiamo verso Nord-Ovest in direzione area di sosta e così com’è pieno di cartelli di pericolo canguri, è anche pieno di canguri
Tramonto al Green Lake
Ora gli occhi di entrambi sono concentrati ai lati delle strade per prevenire incidenti con i canguri che se ne stanno ai bordi delle strade. Ne abbiamo visti a decine. 20:30, siamo alla Green Lake rest area. Bagni, acqua non potabile, barbecue gratuiti, tavoli e bidoni per l’immondizia. Vista spettacolare del lago e tramonto mozzafiato. 
Ci assestiamo, ci mangiamo due panini e ci chiudiamo nel van rigorosamente con le zanzariere fissate, data l’enorme presenza di ragni sugli alberi.

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