Melbourne

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sabato 21 febbraio 2015

GIORNO 13-14 - SI TORNA SULLA COSTA



GIORNO: 16/02/15 -17/02/15
STATO: QUEENSLAND
KM GIORNALIERI: 360 km + 196 km
PARTITI DA: Camooweal 
ARRIVATI A: Townsville - Ingham



Lasciamo Prairie con un nodo in gola; lasciamo Prairie come un’esperienza bellissima. Oggi lasciamo definitivamente l’outback, la polvere, la natura incontaminata, i chilometri di strade circondate dal nulla, la sensazione di libertà e di solitudine allo stesso tempo. Il cuore dell’Australia è affascinante e spaventoso allo stesso tempo. La diversità di clima, paesaggio, stile di vita è sostanziale, e iniziamo un po’ a sentire la mancanza delle comodità delle cittadine, dei supermercati, della presenza di persone attorno a noi. Avvicinandoci alla costa, non ci si saluta più tra autisti perchè oramai la frequenza di macchine non è più una o due per ora, ma è quella di una normale strada provinciale. Troviamo di nuovo il nostro supermercato di fiducia, ma sopratutto il carburante è tornato a prezzi ragionevoli. L’oceano sta diventando la nostra oasi di salvezza, il paesaggio cambia notevolmente man mano che percorriamo i 360 km che ci separano da Townsville; la sabbia rossa, i rari cespugli e alberi dell’Ovest del Queensland, lasciano spazio a sempre più verdi campi, molto più frequenti alberi, nuvole e montagne. Anche il clima inizia a percepirsi diverso: il caldo secco lascia spazio a quello umido e la temperatura è più vicina ai 30 che hai 40. Ci chiediamo se anche gli animali cambino drasticamente; in realtà quello che ci importa di più sono gli insetti. Ci hanno già accennato che ci saranno meno mosche ma più zanzare e tante rane e rospi, ma questi ultimi non ci spaventano. I bagni che incontriamo per strada in effetti, hanno cambiato coinquilini, o comunque il numero è decisamente ridotto. Arriviamo a Townsville, tiriamo un sospiro di sollievo, ci sentiamo quasi a casa. Il clima somiglia molto a quello della nostra Cagliari in una notte di luglio: la roba ti si attacca addosso, la temperatura è sui 28 gradi e quell’alito di vento ti da respiro. 
Parte del Riverway park - Townsville
Troviamo un parco dove restare per dormire e ci dirigiamo verso le docce. Affianco a queste ci sono dei gradini e nel soffitto vediamo riflessi d’acqua. Decidiamo di andare a vedere. Davanti a noi, si estende un’enorme piscina illuminata parzialmente dai fari e totalmente senza recinti. Ci guardiamo stupiti, non capendo se sia vero. Leggiamo ogni cartello presente attorno, cercando quello che ci dice che la piscina sia inaccessibile di notte o che comunque sia a pagamento, ma non lo troviamo. La piscina è bellissima: da una parte, una vasca grandissima che parte con una riva bassissima e arriva a a 2 metri; prosegue poi dietro uno spazio dedicato a tavoli e sedie, formando una U, e creando tante piccole piscine di profondità diverse. Attorno è decorata con sassi, passaggi tra le vasche, luci soffuse. Siamo in paradiso. Rimaniamo in ammollo per almeno un’ora, ancora increduli che una città possa avere una piscina (grande come 3 olimpioniche), gratuita, aperta 24 ore su 24 e favolosa. Tutto è nuovo, nulla è rovinato o maltrattato. Pensiamo a come una cosa così da noi non potrebbe mai funzionare a causa dell’inciviltà delle persone. Al di fuori del complesso della piscina, una fila di 10 docce gratuite, bagni, tavoli e barbecue (gratis e puliti). Dormiamo a Townsville, ma ci spostiamo dove è legale stare per la notte. 

L’indomani mattina, iniziamo a sfogliare un po’ di libri, consultare qualche sito su internet e scegliere da dove iniziare ad esplorare la costa. Da Townsville ci muoveremo prima verso Nord, verso Cairns e poi riaccenderemo lungo la costa fino ad arrivare a Melbourne. Siamo già lungo la barriera corallina, ma decidiamo di concederci ‘’l’immersione’’ più in la con i giorni. 

Jourama falls
Tra Townsville e Cairns, ci sono una marea di parchi naturali e cascate, segnate in tutti i posti tra le attrazioni da non perdere, così ci dirigiamo verso le Jourama falls. Purtroppo, nonostante ci troviamo nella stagione umida e quindi piovosa, la portata d’acqua è minima, ma decidiamo comunque di scendere ai piedi della cascata come anche salire al belvedere. Il paesaggio è comunque favoloso e scattiamo qualche foto prima di risalire sul van. Siamo davvero tanto stanchi, inizia a sentirsi il peso dei chilometri, il sonno arretrato; per un motivo o per un altro (caldo, sete, bagno, mosche, zanzare, insetti, irrigatori dei parchi che ci bagnano il van dentro) ci svegliamo sempre durante la notte. Ci parcheggiamo un paio d’ore vicino ad un orrendo mare, e ci riposiamo un po’. Poco prima del tramonto vengono a farci compagnia 5 o 6 Cockatoo completamente neri, tranne per la coda che lascia intravedere alcune piume rosse tra le altre nere. Sono enormi, 50, forse 60 cm. Rimaniamo incantati a guardarli giocare tra di loro, poggiarsi sugli alti alberi circostanti per poi riprendere il volo, chiamarsi e rispondersi a vicenda con voci ora stridule ora graziose.
Capiamo che è già tardi per riprendere la strada e preferiamo finire così la giornata; cerchiamo un posto in cui dormire. Questa volta, a farci compagnia attorno al van, abbiamo le zanzare e decine e decine di rospi. Per fortuna non fanno schifo ad entrambi, anzi ci incuriosiscono. Andare in bagno non è più un incubo e ci si può andare senza problemi anche la notte, senza rischiare l’infarto.

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