Melbourne

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giovedì 5 marzo 2015

GIORNO 27 - LA SUNSHINE COAST

GIORNO: 02/03/15
STATO: QUEENSLAND
KM GIORNALIERI: 312 km
PARTITI DA: Hervey Bay
ARRIVATI A: Caboolture

Ci svegliamo senza alcuna fretta. Abbiamo impostato la nostra destinazione verso la Sunshine Coast che dista poco più di due ore di guida, quindi con tutta calma facciamo colazione, sistemiamo il van e andiamo a fare spesa e gas. La strada verso sud prosegue come già l’avevamo incontrata, nulla di entusiasmante o anche solo divertente. 
Arriviamo a Noosa per ora di pranzo. La località si trova nell’estremità nord della Sunshine Coast. 
E’ un posto molto carino, abbastanza turistico, con una gradevole passeggiata con negozi e ristoranti. Vicino al centro una lunga spiaggia coperta dal promontorio, con acqua calma e parecchie famiglie.
Dall’altra parte del promontorio una spiaggia ancora più lunga aperta sull’oceano, ventilata e con alte onde.
Dopo la passeggiata e la visita canonica al centro informazioni, ci rechiamo verso la parte ventilata, verso l’oceano aperto e qui pranziamo.
Telefoniamo Valter e Monica, la coppia toscana conosciuta a Cape Tribulation. Loro sono a Brisbane ora e stanno salendo verso la Noosa. Ci diamo appuntamento e inviamo le coordinate di dove ci troviamo. In poco più di mezzora arrivano e parcheggiano. Noi abbiamo nel mentre approfittato per farci una doccia nei bagni pubblici del parco. Ancora una volta pulite, nuove, gratis.
Andiamo tutti e quattro verso la spiaggia per una passeggiata sulla sabbia sottile. Poco più in là una scuola di surf con una ventina di ragazze a ragazzi compie gli esercizi di riscaldamento.
Hanno tutti una maglia rosa shocking, entrano e riescono dall’acqua agitata, corrono sulla sabbia, si riposano un attimo e poi riprendono. Continuano coi loro allenamenti sfiancanti e noi continuiamo a chiacchierare. A un certo punto prendono tutti la tavola, si lanciano verso l’oceano e cominciano a remare. “Paddle, paddle, paddle” come ci ha insegnato Lorenzo.
Prendono le onde in faccia, ma non si fermano e continuano ad andare verso il largo, sempre più lontani, sempre più piccoli. 
Ridiamo e facciamo un parallelo con l’Italia, pensiamo a quale madre sarda manderebbe mai il figlio o la figlia a Scivu in un giorno di mareggiata a remare verso il largo sino a diventare poco più che un puntino. Mondi diversi.
Ci salutiamo con Valter e Monica. Loro vanno a cercarsi un campeggio, noi continuiamo verso sud. 
Non sono nemmeno le sei del pomeriggio, ma già il sole è basso alla nostra destra. 
Percorriamo la litoranea, poi rientriamo nella highway. La strada si fa più larga. Mancano ormai poche decine di chilometri a Brisbane. Dopo tanto viaggiare siamo un po’ desiderosi di tornare a una dimensione metropolitana.
Ci fermiamo a 40km dalla city, una stazione di servizio con un McDonald, parcheggiamo di fronte al fast food, scrocchiamo il Wi-Fi e qui passiamo la notte. 



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