Partiamo presto da Wellington e alle 8 e mezza siamo già in viaggio. Usciamo dalla città abbastanza agevolmente e ci ritroviamo sulla prima strada da quando siamo atterrati che possa essere propriamente definita "autostrada" o "superstrada", anche se per pochi chilometri, perché superata la fascia periferica della città le corsie tornano ad essere una per ogni senso di marcia. La strada costeggia per un po' l'oceano, con scogli e onde a farci compagnia, poi si torna verso l'interno rimanendo comunque vicini alla costa per parecchi chilometri.Arriviamo verso ora di pranzo a Whanganui, una piccola cittadina attraversata da un fiume piuttosto grosso di cui ignoro completamente il nome. La città appare immersa nel verde, con numerosi parchi e giardini e una passeggiata-strada commerciale veramente ben tenuta. Decidiamo di mangiare qualcosa prima di ripartire subito verso il Tongariro National Park.
Tra tutte le giornate di viaggio questa si rivelerà poi la più faticosa.
Subito dopo Whanganui la strada comincia a salire e si rivedono i paesaggi che ci avevano affascinato nell'isola del sud, boschi, prati verdi ma soprattutto pascoli pascoli e ancora pascoli. Superata la prima parte sbuchiamo in un tratto pianeggiante da dove si può finalmente vedere la maestosità di uno dei vulcani che formano il parco nazionale: Mount Ruapehu. Decidiamo di scendere a scattare qualche foto e mi appoggio inavvertitamente col braccio alla recinzione di un pascolo. Scopro a mie spese che la recinzione è elettrificata e mi arriva una botta al braccio come se avessi ricevuto una sassata. Passato lo spavento, continuiamo il viaggio. Lasciamo la State Highway #4 per inoltrarci verso il cuore del parco attraverso la Desert Road. Lo scenario cambia repentinamente. Iniziamo a tenerci il Ruapehu sulla destra mentre sulla sinistra si staglia maestoso il Mount Ngauruhoe, con la forma caratteristica di cono. Tutto attorno non c'è più traccia del verde che sin dal primo giorno ci ha incantato, ma solo rovi, cespugli, deserto.
Riprendiamo il cammino verso Rotorua, destinazione della giornata, che dista ancora parecchio dal punto in cui siamo. Discendiamo verso la desert road e ci ritroviamo nuovamente sulla State Highway. Aggiriamo il parco nazionale concedendoci la visione dei boschi e dei laghi sino ad arrivare a costeggiare il Taupo, il bacino più esteso del paese. Abbandonata la costa ci reinseriamo nei boschi verso Rotorua, in quella che viene chiamata la Volcanic Valley.
Circa 20km prima di arrivare alla città decidiamo di effettuare una piccola deviazione per andare a vedere le pozze vulcaniche di Wai-o-tapu, che purtroppo risultano chiuse a causa dell'orario.
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