Melbourne

Melbourne

lunedì 24 novembre 2014

NUOVA ZELANDA: Frodo e Sam alla ricerca dell'anello - South Island and Wellington

29/10/14 - 30/10/14 giorno 1

L'aereo parte da Melbourne alle 11:45 P.M. del 29/10 per arrivare a Christchurch alle 5:00 A.M. con una durata totale del volo di 3 ore e un quarto e 2 ore di fuso orario. Orario molto scomodo ma economicamente conveniente.. In aeroporto all'arrivo, cerchiamo un posto dove passare le 3 ore che ci separano dall'apertura dell'autonoleggio. Prima di tutto ci dirigiamo in un bar, nella speranza di fare una colazione discreta, ma ovviamente il concetto di cioccolata calda e pasta non è ben chiaro nemmeno ai neozelandesi. Dopo la disgustosa colazione, scegliamo un angolino secondo noi ideale per coricarci per terra con tanto di asciugamano, ma tempo 5 minuti e già una guardia è arrivata per ricordarci che lì non possiamo stare. Vagabondiamo un po', avvisiamo i familiari che siamo sani e salvi e cerchiamo di capire cosa dobbiamo fare per raggiungere l'autonoleggio: utilizzare la cabina telefonica per chiamare l'autonoleggio e avvisare che siamo pronti per essere accompagnati dalla navetta che loro appunto, dovrebbero mandare. Arriviamo nel benedetto rent-car e prendiamo la benedetta macchina. Direzione Banks Peninsula e Akaroa.

La cosa che subito salta agli occhi è il verde. Non ho mai visto così tanto verde in vita mia. Sembrava di essere costantemente nello sfondo di Windows XP. Se dovessi riassumere quello che abbiamo visto in 5 giorni di viaggio nelle due isole, lo potrei riassumere così: PRATI VERDI, COLLINE VERDI, PECORE, CAVALLI, MUCCHE, PECORE, CAMPI VERDI, MUCCHE, PECORE, e... che altro? Ah, PECORE SU PRATI VERDI.
Consapevoli del fatto che nemmeno un mese sia sufficiente per visitare tutto il territorio, abbiamo deciso di fare una vacanza a fuoco, attraversando parte dell'isola del Sud (da Christchurch appunto) e parte di quella del nord, viaggiando per 1500 km in 4 giorni. Roba che chi soffre di mal d'auto non può sognarsi di fare.
Akaroa è un paesino di nemmeno 700 abitanti che mi ha ricordato tanto The Truman show. Tutto è perfetto, pacifico e silenzioso dove il crimine più grave che sia stato mai commesso è rubare una caramella da un bottega. E' tutto così tranquillo e rilassante che lo consiglierei a chi volesse ritrovare la propria pace interiore. E poi abbiamo beccato una bellissima giornata di sole, che insieme alla stanchezza del viaggio, ci ha aiutati a farci rilassare in un piccolo pacchetto vicino al molo.
Nel pomeriggio ci siamo spostati lungo la costa cercando invano di trovare il tratto che sbuca direttamente sull'oceano. Ci siamo accontentati allora di una passeggiata in spiaggia e di qualche foto al faro, e ovviamente del magnifico paesaggio visto dall'alto di una buona parte della penisola. Certamente anche qua tutto è verde e non possono mancare i greggi di pecore e gli allevamenti di mucche! Abbiamo beccato anche un'insolita casetta-rifugio con evidenti caratteristiche Maori con le tipiche statue in legno allungate con particolari espressioni... Sembrava di essere in un film...
Abbiamo deciso di passare la notte qua ad Akaroa, in un ostello backpackers molto carino, con le stanze ricreate all'interno di piccoli casotti nel cortile dell'ostello, di fianco ad un piccolo torrente con le papere. Dopo la notte in after, ci siamo addormentati alle 8 come due scemi...

31/10/14 - giorno 2
Direzione: Kaikoura (East Coast - south Island)
270 km a nord di Akaroa, si trova il territorio di Kaikoura. Si affaccia sull'oceano Pacifico ed è circondata dalle Alpi... Questo fa si che si crei un panorama bellissimo perchè le montagne sono vicinissime al ma
re e vedere la neve sulle cime e i pini e l'oceano... Fa un effetto mozzafiato. Nella strada che costeggia il mare, poco prima di Kaikoura, abbiamo deciso di fermarci in una spiaggia a caso, per fare qualche foto; ad attirare l'attenzione, oltre alla solita vista spettacolare, sono stati dei suoni di animali. Non ci ho fatto nemmeno caso dato che abbiamo visto e sentito tutte quelle mucche lungo la strada... Il suono era proprio simile al loro... Solo che non avevo pensato al fatto che fossimo in spiaggia... E infatti, non era nient'altro che il verso di due foche che facevano la lotta negli scogli! Assurdo! Ovviamente il tempo di prendere la fotocamera e avvicinarci, si erano già lanciate in acqua! Bella scena in ogni caso!! Senz'altro inattesa! Abbiamo avuto modo di vedere una foca anche in un'altra spiaggia. Questa volta era sola e prendeva il sole nelle rocce... E ci ha pure deliziato di una defecazione pubblica...
E per non farci mancare niente due minuti dopo ci sono passati dietro alcuni tipi con due lama al guinzaglio.
Dopo un pasto mediamente disgustoso in un fish and chips nel centro di Kaikoura abbiamo quindi ripreso il viaggio, destinazione Picton, piccola cittadina nel nord dell'isola, da dove partono i traghetti per Wellington. Arrivati 15 minuti prima della partenza al porto e senza il biglietto, siamo comunque riusciti a imbarcarci e a non "sprecare" la notte.
L'uscita dal porto di Picton è stata meravigliosa. Il traghetto ha infatti per la prima ora di navigazione attraversato il fiordo per poi sbucare nell'oceano. All'interno del fiordo decine di casupole raggiungibili solo dal mare, con un piccolo molo annesso e talvolta un accenno di spiaggia. Senza dubbio un posto dove rilassarsi non è difficile.. o dove nascondersi se non ci si vuole far trovare. A farci compagnia alcuni delfini prima e poi un meraviglioso e imponente albatross che ha seguito lateralmente la nave facendo il pelo all'acqua per poi risalire e rilanciarsi di nuovo verso la superficie.
L'arrivo a Wellington è alle 23. Facciamo giusto a tempo a recarci all'ostello scelto piuttosto casualmente da un volantino trovato sul traghetto, a scaricare i bagagli e a farci un doccia ristoratrice.
L'ostello è carino, anche se probabilmente essendo stato aperto da poco manca ancora di alcuni servizi ormai imprescindibili, tipo il wi-fi. Molto interessante la cucina-sala-spazio comune, davvero enorme e utilizzabile per le più svariate attività.
Dalle poche sensazioni che siamo riusciti a cavarne, la capitale appare come una città estremamente vivibile e a misura d'uomo. Piccola, ordinata, con un centro moderno ma non affollato e "soffocante" come può essere quello di una grande metropoli. Avrebbe sicuramente meritato una visita più attenta approfondita, ma il tempo a disposizione era davvero troppo poco.

Nessun commento:

Posta un commento