L'aereo parte da Melbourne alle 11:45 P.M. del 29/10 per arrivare a Christchurch alle 5:00 A.M. con una durata totale del volo di 3 ore e un quarto e 2 ore di fuso orario. Orario molto scomodo ma economicamente conveniente.. In aeroporto all'arrivo, cerchiamo un posto dove passare le 3 ore che ci separano dall'apertura dell'autonoleggio. Prima di tutto ci dirigiamo in un bar, nella speranza di fare una colazione discreta, ma ovviamente il concetto di cioccolata calda e pasta non è ben chiaro nemmeno ai neozelandesi. Dopo la disgustosa colazione, scegliamo un angolino secondo noi ideale per coricarci per terra con tanto di asciugamano, ma tempo 5 minuti e già una guardia è arrivata per ricordarci che lì non possiamo stare. Vagabondiamo un po', avvisiamo i familiari che siamo sani e salvi e cerchiamo di capire cosa dobbiamo fare per raggiungere l'autonoleggio: utilizzare la cabina telefonica per chiamare l'autonoleggio e avvisare che siamo pronti per essere accompagnati dalla navetta che loro appunto, dovrebbero mandare. Arriviamo nel benedetto rent-car e prendiamo la benedetta macchina. Direzione Banks Peninsula e Akaroa.Consapevoli del fatto che nemmeno un mese sia sufficiente per visitare tutto il territorio, abbiamo deciso di fare una vacanza a fuoco, attraversando parte dell'isola del Sud (da Christchurch appunto) e parte di quella del nord, viaggiando per 1500 km in 4 giorni. Roba che chi soffre di mal d'auto non può sognarsi di fare.
Abbiamo deciso di passare la notte qua ad Akaroa, in un ostello backpackers molto carino, con le stanze ricreate all'interno di piccoli casotti nel cortile dell'ostello, di fianco ad un piccolo torrente con le papere. Dopo la notte in after, ci siamo addormentati alle 8 come due scemi...
31/10/14 - giorno 2
Direzione: Kaikoura (East Coast - south Island)
270 km a nord di Akaroa, si trova il territorio di Kaikoura. Si affaccia sull'oceano Pacifico ed è circondata dalle Alpi... Questo fa si che si crei un panorama bellissimo perchè le montagne sono vicinissime al maDopo un pasto mediamente disgustoso in un fish and chips nel centro di Kaikoura abbiamo quindi ripreso il viaggio, destinazione Picton, piccola cittadina nel nord dell'isola, da dove partono i traghetti per Wellington. Arrivati 15 minuti prima della partenza al porto e senza il biglietto, siamo comunque riusciti a imbarcarci e a non "sprecare" la notte.
L'uscita dal porto di Picton è stata meravigliosa. Il traghetto ha infatti per la prima ora di navigazione attraversato il fiordo per poi sbucare nell'oceano. All'interno del fiordo decine di casupole raggiungibili solo dal mare, con un piccolo molo annesso e talvolta un accenno di spiaggia. Senza dubbio un posto dove rilassarsi non è difficile.. o dove nascondersi se non ci si vuole far trovare. A farci compagnia alcuni delfini prima e poi un meraviglioso e imponente albatross che ha seguito lateralmente la nave facendo il pelo all'acqua per poi risalire e rilanciarsi di nuovo verso la superficie.
L'arrivo a Wellington è alle 23. Facciamo giusto a tempo a recarci all'ostello scelto piuttosto casualmente da un volantino trovato sul traghetto, a scaricare i bagagli e a farci un doccia ristoratrice.
L'ostello è carino, anche se probabilmente essendo stato aperto da poco manca ancora di alcuni servizi ormai imprescindibili, tipo il wi-fi. Molto interessante la cucina-sala-spazio comune, davvero enorme e utilizzabile per le più svariate attività.
Dalle poche sensazioni che siamo riusciti a cavarne, la capitale appare come una città estremamente vivibile e a misura d'uomo. Piccola, ordinata, con un centro moderno ma non affollato e "soffocante" come può essere quello di una grande metropoli. Avrebbe sicuramente meritato una visita più attenta approfondita, ma il tempo a disposizione era davvero troppo poco.
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