Melbourne

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mercoledì 8 luglio 2015

TEMPO DI SALUTI (15 MESI DOPO)

Senza voler creare un post strappalacrime, vorrei concludere il primo capitolo di questo blog. 
E' un capitolo durato un anno, iniziato ufficialmente il 2 aprile 2014. A dir la verità, qualche mese prima, se si contano i preparativi. Ma questo è irrilevante. Sono passati un anno e tre mesi da quando abbiamo messo piede in questa terra. E la domanda ''Perché proprio l'Australia?'', ci è stata fatta parecchie volte, pure ieri. La risposta è semplice: è una terra che mi ha sempre attirato perché non ne conoscevo praticamente nulla. Perché avevo bisogno di prendere le distanze dalla solita routine, ma non bastava qualche migliaio di chilometri, avevo bisogno di qualcosa come 16000. L'Australia era per me affascinante perché più naturale e incontaminata di altri posti, perché unica terra di alcune specie animali e di paesaggi mozzafiato senza rivali. Ma c'erano anche altri progetti in mente, oltre a quello di viaggiare. C'era quello di imparare l'inglese, o comunque migliorarlo notevolmente; c'era il progetto di entrare nel mondo del lavoro, di essere indipendente, padrona del mio destino e della mia vita. Tornare con tutte queste cose in mano, sarebbe bastato. Ma poi sei qua, e non ti accontenti mai. Vedi che e ti impegni, puoi avere di più. E giorno dopo giorno, sono cresciuti altri progetti, sono stati sviluppati e attuati. Non si è rimasti nemmeno un giorno senza un obiettivo e mai si è stati demotivati, anche quando sembrava un po' complicato realizzarli. 
Ed ecco che a giugno ho trovato il lavoro, e poi Gabry ad agosto. 
A novembre ci siamo concessi una breve visita in Nuova Zelanda e abbiamo comprato il van
A dicembre abbiamo ricevuto una bellissima visita e abbiamo colto la palla al balzo per visitare ancora di più il circondario. 
Ma a Febbraio abbiamo superato le aspettative, organizzando e iniziando un magnifico viaggio di 44 giorni nei più improbabili posti che l'Australia possa offrire. 
E ancora abbiamo avuto una nuova idea: prolungare la permanenza di qualche mese.
Perché non frequentare il corso di inglese programmato per il ritorno in Europa, qua a Melbourne? Ormai abbiamo il lavoro, conosciamo la città, e tutto sarebbe sicuramente più semplice che partire in una città in Europa per qualche mese. 
Ed ecco che il 23 marzo conosciamo Peter e la nostra classe di inglese. Ci rimarremo fino alla prima settimana di giugno, quando decidiamo di prenotarci anche l'esame di inglese per fine del mese. 
La fine di giugno sarà quindi segnata per il temuto IELTS e ovviamente per l'inizio dei saluti.
La sensazione dell'ultima settimana è qualcosa di inspiegabile. E' un mix di nostalgia, malinconia, soddisfazione e rabbia. Rabbia data dalla consapevolezza di abbracciare e salutare persone che, per essere razionali fino alla fine, sai che non rivedrai mai più in tutta la tua vita. Si, ci si può sentire al cellulare, ma è ovvio che non è nemmeno da paragonare. 
Ci sono gli amici, i compagni di classe, i colleghi, i residenti del centro, addirittura i parenti dei residenti. Scambiando i saluti, li guardi negli occhi e ti passano nella mente una marea di ricordi e sensazioni, solamente di quella singola persona.  Ci si dice ''a presto'', ''sono sicuro ci rivedremo'', ''so che tornerai qua un giorno''. Ma so che non sarà così, sicuramente non per tutti!
Ma quando si parte, che sia un mese o un anno o più, si deve preventivare l'arrivo di questo momento. E' pesante, certo, ma fa parte del ''pacchetto''. 
Viaggiare rimane il libro più bello, il contesto con i migliori incontri della vita. Il maestro più interessante e coinvolgente, la lezione di vita che più rimane impressa. 
Non esiste solo l'Australia, questo è vero, ma sta di fatto che nell'ultimo anno lo è stata. 
Quest'avventura è finita, inutile dire che sarà indimenticabile; prima di tutto perché abbiamo una quantità indescrivibile di foto, video e racconti scritti. Secondo per il tatuaggio indelebile che in viaggio del genere ti lascia dentro. 

Tempo di abbracci

Un abbraccio grande agli amici, Khaali, Lucy, Joel, Ricky, Mirco, Chiara.
Un abbraccio speciale a Jasmine e John.
Un grazie infinito ai residenti del centro, che porterò con me per sempre: in particolare Teresa, Bruna, Gina, Lidia, Caterina, Gaetano, Euclide, Gina, Rosetta, Rosa, Maria C., Giuseppe, Isidoro, Ghisleno, Nuccia, Antonietta, Amalia, Mario, Maria P., Camillo, Gino.
Un abbraccio a Lina, con cui ci siamo scambiate lezioni di inglese e italiano e con cui ho condiviso le cene in Nursing Home.
Un abbraccio alle colleghe con cui ho condiviso più che il lavoro e con cui ho lavorato meglio: Juan, Sainab, Elisabeth, Lina, Rebecca e Aileen. 
Un abbraccio ai miei ''compagnetti'' di scuola, specialmente a Martina, Elia, Misa, Kseniya, Sooye e a Peter ovviamente. 
Un abbraccio a Nella, Luisa, Giuseppina e Connie per la loro disponibilità e il loro affetto.
Grazie a Paolo e Ilaria per le loro dritte all'inizio del nostro viaggio e il loro appoggio, concreto e emotivo.
Grazie a tutti quelli che ci hanno incoraggiato a partire, che ci hanno aiutato con interesse e affetto, sia economicamente che emotivamente.

Grazie a noi due, che ce l'abbiamo messa tutta e ce l'abbiamo fatta. Che torniamo con un bilancio più che positivo, sotto qualsiasi aspetto. Grazie per il supporto reciproco e la condivisione totale dei progetti e delle idee. 

Ora è tempo di andare avanti e iniziare il capitolo ''Inghilterra'' e concretizzare le decine di idee che abbiamo in mente per i prossimi anni. 
Ma prima è il caso di goderci due mesi di estate, più che meritata, con tutti i parenti e gli amici, che anche se pensano di non mancarci, ci mancano eccome!!! 




3 commenti:

  1. siete stati molto bravi, soprattutto considerato lo sviscerato rapporto che i sardi hanno con la loro terra. avete saputo tenere a bada questo legame che spesso impedisce a molti di voi di accettare l'idea, peraltro non nuova ma nuovamente necessaria, di costruire un futuro che può essere solo altrove. comunque portate a casa molte cose e sono sicuro che saprete usarle per trovare la vostra strada. auguri tantissimi.

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  2. io vi scopro adesso, e scopro che non pubblicate da un anno???? e no eh.
    Alla fine come è andata? i vostri progetti in Inghilterra sono andati in porto?

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    1. Ciao! Come puoi notare, non scriviamo ma nemmeno entriamo da tanto tempo! Non scriviamo, perchè l'Inghilterra non ci da di certo gli stimoli che ci ha dato l'Australia. Non entriamo, per l'ondata di nostalgia che invade il petto, al solo leggere alcune righe del blog!
      Alla fine siamo a Londra, che lavoriamo in un ospedale e facciamo la classica vita da lavoratori, concedendoci però, dei mini viaggi durante l'anno.
      C'è sempre l'idea di fare un mega trip in Sud America, quindi di certo ci sarà un blog anche per quello!!!

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